San Valentiniano è la chiesa parrocchiale di Banzano; sorge in località Banzanello, su un’altura nelle adiacenze dell’omonimo  vallone, all’uopo canale scolo per le acque piovane.

Nelle fonti scritte la chiesa compare per la prima volta nel 1143 tra i confini di un terreno della chiesa arcivescovile di Salerno; nel 1227 ha come rettore un certo  Roberto  che fitta un terreno in località Tuoro, nei pressi della chiesa; nel 1309 ha come rettore  Giovanni de Sorrento e come cappellano Riccardo de Berardo: San Valentiniano era la chiesa che si occupava della cura animarum degli abitanti del casale di Banzano, già esistente nel 1268.

Montoro, Banzano; San Valentiniano Vescovo (dal web)

 

Nella visita pastorale del Fregoso del 1511 San Valentiniano è annoverata tra le chiese parrocchiali di Montoro; aveva un’entrata annua di 30 ducati,  per cappellano Fabrizio Salerno e come rettore don Ferdinando Piscitello. In  chiesa vi erano due cappelle, intitolate alla Vergine Maria, di diritto patronale di due rami della famiglia Barbarisi.

   La chiesa ebbe un forte impulso tra la fine del 1500 e i primi decenni  del 1600, quando venne ampliata e si arricchì di altari patronali che erano anche sepolcreto. Nel 1619 venne realizzato il portale di pietra e presumibilmente anche la scala con gradoni  lapidei.  

Nella Visita pastorale del 1625 sono riportati  i seguenti altari: Sant’Antonio di Vienna della famiglia Balsamo, Santa Maria di Loreto (1596) dei Cuoci, Santa Maria dell’Arco; viene ricordata anche la cappella di Santa Maria Concezione che era libera, poi concessa nel 1630 ad Antonio della Ragione. Sull’altare maggiore era esposto un dipinto su tela della Vergine Maria e di San Valentiniano.

Montoro, Banzano; San Valentiniano Vescovo (dal web).

 

   Nel 1592 venne eretta la confraternita della Santissima Trinità dei Pellegrini; i confratelli portavano vesti rosse e avevano la loro sede nell’oratorio ubicato nella parte posteriore dell’altare maggiore; nel 1625 il maestro della confraternita era Pietro Antonio Balsamo, nel 1645 i maestri erano Francesco e Pietro Antonio Balsamo. L’oratorio veniva utilizzato anche come sacrestia.

   Nel 1728 nei confini della parrocchia vi erano la chiesa di S. Rocco, ubicata al centro del paese, lungo la strada provinciale, e in un angolo del paese, la cappella di Santa Maria di Costantinopoli, poi divenuta patronato della famiglia Balsamo.

   La chiesa di San Valentiniano è stata più volte ristrutturata nel corso dei secoli; a seguito del restauro avvenuto alla fine del 1700, la copertura dell’aula è stata  affrescata con  il dipinto Anime Dannate – Allegorie,  datato 1790, di autore ignoto.

Montoro, Banzano: Complesso monumentale di San Valentiniano, foto storica (da M. Cavallaro, Catalogazione e Piano del Colore, Napoli 2008).

 

  Dopo il sisma del 1980 la chiesa ha subito un intervento di restauro e consolidamento, per cui è stata chiusa al culto sostituita nelle funzioni religiose da quella di San Rocco. Nel 2014  vi è stato un intervento di demolizione della  annessa casa colonica e canonica che ha interessato anche la chiesa; durante la ristrutturazione è stata demolita la cappella dell’Immacolata Concezione.

  La Chiesa di San Valentiniano Vescovo si presenta ad unica navata, con abside semicircolare nel quale è collocato l’altare maggiore. L’accesso principale all’aula liturgica avviene mediante una scala composta da dieci gradini che smontano su un sacrato di ridotte dimensioni, attraverso il quale, con altri tre gradini ci si immette nella stessa. Ortogonale al corpo di fabbrica della chiesa vi è la cappella della confraternita della SS. Trinità dei Pellegrini, alla quale originariamente vi si accedeva direttamente dalla chiesa attraverso una porta posizionata all’altezza dell’abside, oggi inesistente.

 

Teresa Colamarco

Bibliografia: Crisci – A. Campagna, Salerno Sacra – Ricerche storiche, 2, a cura di De Simone et Alii, Salerno 2002, pp, 241-243.

Fonti: Archivio Diocesano di Salerno, Visite Pastorali, aa. 1511, 1581, 1625, 1645, 1663, 1728.