San Bartolomeo è la chiesa parrocchiale dell’omonima frazione di Montoro; per tutta l’Età Moderna è stata la parrocchiale anche del casale di Piazza di Pandola, limitatamente al territorio che rientrava nei confini del feudo di Montoro.
La chiesa compare nelle fonti scritte per la prima volta nel 1216 già con il titolo di parrocchia; nel 1309 ha come rettore Alessandro di Castelvetere e come cappellano l’abate Giovanni de Iudice.
Montoro, San Bartolomeo: Chiesa parrocchiale di San Bartolomeo (dal web).
Le Visite Pastorali dal 1511 al 1728 ci consentono di affermare quanto segue: San Bartolomeo era una piccola chiesa ubicata in una posizione isolata, lontana dalle abitazioni; presentava il fonte battesimale e gli oli santi, ma non conservava il sacramento che in caso di necessità veniva prelevato dalle chiese limitrofe, soprattutto Santa Maria a Zita; dal 1572 circa comprendeva nel suo distretto anche la chiesa di Santa Maria di Costantinopoli di diritto patronale degli abitanti di Piazza di Pandola. Nel 1511 aveva come rettore Giovanni de Vivo e come cappellano Conforto Carbone de Luca ed un valore 15 ducati; nel 1581 il curato era don Alessandro Perreca.
Nel 1591 la parrocchia di San Bartolomeo comprendeva anche la chiesa di San Vito.
Nel 1625 la chiesa aveva una rendita annua di circa 50 ducati derivanti da decime e terre; in chiesa vi era l’altare maggiore e un solo altare laterale libero, dedicato a Santa Maria delle Grazie.
Nella visita del 1663 viene ricordato solo l’ altare maggiore con le immagini di Santa Maria Vergine, San Bartolomeo e Sant’Antonio da Padova; la chiesa non aveva oneri di messe e il curato era don Giovanni Paolo de Vetere che celebrava solo nei giorni festivi.
Agli inizi del 1700 il parroco era don Giovanni Stoppa; nel distretto di San Bartolomeo, oltre alla chiesa di Santa Maria di Costantinopoli con la confraternita del SS. Rosario, vi era anche la cappella patronale di Santa Maria dei Sette Dolori: ambedue le chiese erano ubicate nel casale di Piazza di Pandola.
Montoro, San Bartolomeo: Chiesa parrocchiale di San Bartolomeo (dal web).
La Chiesa di S. Bartolomeo, danneggiata gravemente dal sisma del 1980, è stata ristrutturata e riaperta al culto. Presenta una pianta rettangolare a navata unica e sul lato destro la torretta campanaria con accesso autonomo.
Attualmente è unita alla parrocchia di Santa Maria a Zita.
Teresa Colamarco
Bibliografia: G. Crisci – A. Campagna, Salerno Sacra – Ricerche storiche, 2, a cura di De Simone et Alii, Salerno 2002, pp, 219-220.
Fonti: Archivio Diocesano di Salerno, Visite Pastorali, aa. 1511, 1625, 1635, 1663, 1728.