(ex Spirito Santo)

La primitiva chiesa di Santo Stefano era ubicata nella parte sud-ovest dell’attuale paese, verso la collina; compare nelle fonti scritte per la prima volta nel 1309 come chiesa rurale e insieme alla SS. Trinità e a Santa Barbara  aveva come rettore l’abate Giovanni de Marancio e un’oncia di rendita annuale.

Nella visita pastorale del 1511 è compresa tra le chiese parrocchiali di Montoro; aveva una rendita annua di 2 ducati, come cappellano don Martino de Mari e per rettore don Valeriano Pirolo.

Montoro, Misciano, Chiesa di Santo Stefano, ex Spirito Santo (foto del Web)

Nel 1581 la chiesa di Santo Stefano  aveva il fonte battesimale e conservava  gli oli santi, mentre il sacramento era stato trasferito nella chiesa della SS. Trinità, ubicata nell’abitato, dove si celebrava abitualmente e nei cui pressi era posizionata anche l’abitazione del parroco.

 Durante la visita pastorale del 1625 fu dato mandato al curato Geronimo Forte di trasferire nella chiesa dello Spirito Santo anche il fonte battesimale. La primitiva chiesa di S. Stefano venne abbandonata e agli inizi del 1700 era già diroccata.

Nel 1635 il parroco della chiesa parrocchiale dello Spirito Santo e di Santo Stefano  era don Giovanni Battista  Forte; nel 1645 don Giuseppe Del Pozzo e nel 1663 don Giuseppe Serafino. La chiesa nel 1663 presentava numerosi altari patronali. Ricordiamo: cornu evangelii, S. Maria del Carmelo di Giuseppe Pironti,  S. Maria delle Grazie dei Garzilli, e la Concezione da demolire; cornu epistule il SS. Rosario

Montoro, Misciano, Chiesa di Santo Stefano, ex Spirito Santo (foto del Web)

eretto per devozione del popolo, Exclamatio Domini della famiglia di Angelillo Pironti, Santa Maria del Carmelo della famiglia Cibelli. La chiesa aveva il fonte battesimale, due campane e 4 sepolture. Nella chiesa vi era anche la confraternita dello Spirito Santo.

Nel 1728 il curato era don Matteo Pepe, la chiesa aveva una rendita di 100 ducati  annui e il casale aveva  270 anime. Nei confini parrocchiali vi era anche la chiesa di San Luca Evangelista, già esistente nel 1143.

La chiesa di  Santo Stefano e dello Spirito Santo nel corso dei secoli ha subito numerosi restauri e rifacimenti; due epigrafi all’ingresso ricordano i restauri del 1875 e del 1929.

Restaurata recentemente a seguito del sisma del 1980, si presenta ad  una navata, con ingresso sopraelevato e portale di accesso in  pietra; al centro della facciata si trova un dipinto circolare. All’interno, si segnalano l’antico dipinto della Sacra famiglia e la Discesa dello Spirito Santo che ricorda la chiesa dello Spirito Santo.

Montoro, Misciano (AV),  Affreschi recuperati dalla primitiva chiesa di Santo Stefano (foto F. S. Barbato, dal web)

Teresa Colamarco

Bibliografia: G. Crisci – A. Campagna, Salerno Sacra – Ricerche storiche, 2, a cura di De Simone et Alii, Salerno 2002, pp, 229-231.

Fonti: Archivio Diocesano di Salerno, Visite Pastorali, aa. 1511, 1581, 1625, 1635, 1663, 1728.