NOCCIOLA
La Campania è considerata il luogo più antico di coltivazione del nocciolo. Già dal III secolo a.C. scrittori e poeti latini ne attestano la presenza nella regione.
Anche nella Valle del Solofrana e nell’area dei Picentini, la coltivazione del nocciolo viene praticata da tempi immemorabili, tuttavia il suo sviluppo più importante inizia negli anni 60′, quando l’industria dolciaria ha cominciato a mostrare grande interesse per il prodotto.
Nella zona del Montorese viene coltivata la nocciola tonda di Giffoni, una particolare e antica varietà che registra una netta prevalenza rispetto alle altrespecie coltivate.
Le prime testimonianze della coltivazione risalgono al Medioevo; ma è solo con l’inizio dei rapporti commerciali, durante il periodo borbonico, che questa produzione assume un importante ruolo economico. La particolare redditività di questa coltivazione ne fa la coltura ideale per lo sfruttamento dei terreni collinari circostanti.
Le nocciole, grazie ad una elevata concentrazione di sostanze grasse con funzione di limitare fortemente i livelli di colesterolo nel circolo sanguigno, proteggono da malattie cardiovascolari.Esse sono, inoltre, ricche di vitamine E, B, C, nonché di minerali quali il ferro, il rame, lo zinco, il fosforo, il sodio, il magnesio e il selenio, fondamentali per un corretto funzionamento del sistema cellulare.La raccolta delle nocciole avviene tra la seconda metà di agosto e la prima metà di settembre; fino a qualche anno fa veniva effettuata completamente a mano, attualmente vengono impiegate raccoglitrici meccaniche.
La nocciola di Giffoni è dotata di marchio IGP; il territorio di Montoro Inferiore, pur avendo caratteristiche pedoclimatiche ed ambientali molto simili ai territori di produzione della nocciola, non rientra nell’areale dell’ IGP.