PATATA DI MONTORO

La patata di Montoro è particolarmente apprezzata per il suo sapore. Ancora oggi è possibile trovare nei mercati rionali della Campania, l’indicazione della provenienza dal territorio di Montoro. Purtroppo, negli ultimi anni, anche a causa del forte deprezzamento, gli agricoltori locali si limitano ad una coltivazione per uso domestico.

Anche questo prodotto ha un legame inscindibile con il territorio; insieme alla cipolla ramata, durante il periodo bellico e post bellico, la patata è stata il principale alimento delle popolazioni rurali della zona che la coltivavano, da secoli, secondo metodi tradizionali giunti inalterati fino ai nostri giorni.

Le varietà che maggiormente si coltivano nella zona sono: la Kennebec, la Spunta e la Monalisa.

La produzione montorese ha acquisito una fama indiscussa poiché le condizioni ambientali e pedologiche delle aree di coltivazione chestoricamente sono rappresentate dalle zone collinari, conferiscono all’ortaggio pregiatecaratteristiche organolettiche.

Le patate sono una fonte rilevante di vitamina C e, quelle novelle, ne contengono una quantità ancora più elevata.Oltre alla presenza di vitamina C le patate contengono una quantità significativa di potassio, di magnesio, di ferro e fibre.

La patata di Montoro viene classificata come una varietà tardiva. La raccolta avviene nel mese di agosto e viene venduta fresca. L’ortaggio deve essere conservato al buio e al fresco.

Non esistono particolari riconoscimenti per la patata di Montoro, soprattutto per le piccole quantità oggi prodotte. La testimonianza del grande pregio del prodotto viene, in questo caso, direttamente dai consumatori che, nei mercati rionali delle province di Avellino e Salerno, chiedono ai commercianti le gustose patate di Montoro.